I Progetti musicali di Sarabanda

C’ERA UNA VOLTA IL “LISCIO”...

Musica per ballare di Secondo Casadei
...Mi dissero che in molte case accanto al quadro del santo o talvolta a quello di Garibaldi, c’era la foto di Secondo Casadei, col suo violino in mano, e che un giornalista aveva parlato di lui come lo Strauss dei poveri, un uomo vissuto perchè la gente intrecciasse la propria vita, più o meno triste, al fragile stelo di una danza... Anche se il genere folkloristico romagnolo viene chiamato liscio, Secondo Casadei non usava mai questa espressione: “Sai che fuori della Romagna chiamano liscio il nostro genere?” - confida alla figlia Riccarda - “Non mi convince questo termine, anche perchè la nostra musica frizzante e briosa, tutto mi sembra essere forchè una cosa liscia”... Forse gli sfugge in quel momento che l’espressione “liscio” non vuole riferirsi tanto al tipo di musica, quanto al modo di ballarla, che richiede un continuo lisciare i piedi sulla pista da ballo... (da “Lo Strauss della Romagna” di Leandro Castellani).

Dopo la musica del popolo nero e creolo di New Orleans e le note arabo-zingaresche degli ebrei dell’Europa orientale ecco, sempre targata SARABANDA, una proposta molto più vicina a noi che esprime con la musica e la danza la voglia di vivere superando la fatica e il dolore quotidiano.
Zio del più famoso Raoul, Secondo Casadei è in realtà l’inventore del fenomeno “liscio”; egli fonda la sua prima orchestra (clarino, due violini, contrabbasso, banjo) nel 1928 inserendo il saxofono e la batteria presi dalla tradizione americana. Un modello per lui importante era la musica dell’americano Paul Witherman, che unito alla tradizione mittel-europea dei valzer, polke e mazurche ha dato il risultato che vi proponiamo.
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